A cinquant’anni dalla morte prematura di Bruno Benelli, sindaco di Ravenna negli anni Sessanta, colleghi amministratori, amici e compagni di partito ne rievocano la figura di uomo e di politico. Ne scaturisce il ritratto di una persona competente, colta, umana e capace di intercettare, come solo i grandi sanno fare, le sollecitazioni dei tempi e della storia. A lui si deve la realizzazione di opere di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio ravennate che hanno contribuito a definirne l’identità fino ai giorni nostri.
400 figurine spettacolari da raccogliere in un album avvincente, stupendo ed emozionante. Il racconto illustrato della Quintana, che non è solo giostra, ma anche fiere, banchetti...
L'influenza del periodo più drammatico della nostra storia moderna, sulla istruzione elementare e sullo sviluppo di un paese, della sua Gente e della sua ScuolaUna ricerca storica corredata con oltre...
Come fare esperienza del tempo? Come riorganizzare il nostro rapporto col tempo? Con la scrittura. La scrittura nasce sempre da un sussulto della memoria e la memoria è...
La pubblicazione Monete e Medaglie al Museo del Risorgimento è un percorso didattico nell'ambito delle celebrazioni ravennati dei 150 anni dell'Unità d'Italia rivolto alle scolaresche
L'Autore in questo lavoro accenna al tema speculativo dell'Universo e alla sua nascita dal nulla; alla creazione dell'uomo nei bambini che sono la vita e lo scopo del...
L’Amor patrio di Dante e Mazzini traccia un parallelo, culturale e politico, tra due delle più grandi figure della nostra storia: Dante Alighieri e Giuseppe Mazzini. Per certi versi i cinque secoli che li separano temporalmente sembrano...
Il capolavoro stendhaliano Le Rouge et le Noir (1830) descrive l’incertezza esistenziale di Julien Sorel, incapace di scegliere tra la carriera militare e quella ecclesiastica.
Dal 402 al 476 d.C. Ravenna fu capitale dell'Impero Romano d'Occidente, e molto prima di allora il suo porto di...
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A cinquant’anni dalla morte prematura di Bruno Benelli, sindaco di Ravenna negli anni Sessanta, colleghi amministratori, amici e compagni di partito ne rievocano la figura di uomo e di politico. Ne scaturisce il ritratto di una persona competente, colta, umana e capace di intercettare, come solo i grandi sanno fare, le sollecitazioni dei tempi e della storia. A lui si deve la realizzazione di opere di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio ravennate che hanno contribuito a definirne l’identità fino ai giorni nostri.