L'INTERVISTA – Martina Lelli un "Mosaico...di emozioni"
...ricordi, racconti, frammenti e pensieri, una raccolta di poesie gettate sulla carta, con la semplicità e la freschezza di una ragazza di vent’anni con un grande sogno nel cuore. Piccole tessere da leggere, dedicare o regalare, riunite in un mosaico... di emozioni.
Martina Lelli, poetessa bolognese, classe 1994, nel 2014 è diventata anche un po' la nostra "Signorina per le rime", poiché la sua prima raccolta poetica è stata stampata dalla nostra casa editrice. http://tipografiaem.com/poesie/157-mosaico-di-emozioni.html
Dopo aver vinto molteplici premi letterari, tra i quali: “Giochi Floreali” (2005, 2007, 2009), progettato dalla biblioteca di Pianoro, paese in cui risiede, “Poesia al Bar” (2013), coordinato dall’associazione didattico culturale Albert Einstein, a Ravenna, “Città di Corridonia” e “PoetiInSanremo - Omaggio ad Angelo Barile”, organizzato nell’omonima città dall’Associazione SanremoArte2000 (2014), nel 2015 Martina è tornata ancora a Corridonia e l'abbiamo anche trovata alla premiazione del Premio Letterario "Città di Recanati", dove si è piazzata tra i finalisti dei premi speciali. Successivamente si è classificata quinta al "Premio Letterario Internazionale Città di Cattolica" e nel 2017 sesta al Premio Letterario nazionale "Città di Recanati".
Milano 16 dicembre 2017: un'altra data rilevante per te. Spiegaci.
Quel giorno è stato bellissimo. Essere stata premiata al "Prix International de Poésie Léopold Sédar Senghor" è stato un sogno.
Si tratta di un Concorso di poesia molto importante che, fra l'altro, è sotto il patronato e il patrocinio del Parlamento Europeo e altri importanti enti. Che premio hai vinto?
Mi è stato conferito il "Premio Speciale della Giuria" per la sezione A, ovvero per i libri editi. Ho partecipato inviando la mia prima raccolta di poesie e concorrere con il proprio libro comporta un coinvolgimento personale maggiore, piuttosto che con una poesia inedita.
Spiegati meglio. Che tipo di coinvolgimento?
"Mosaico...di emozioni" è una raccolta di formazione: dentro ci sono liriche che racchiudono sensazioni, emozioni e pezzi della mia vita, quindi è stato come se avessi messo in gioco una parte di me. Per spiegare ancora meglio cito la frase di Giovannino Guareschi nell'opera "Diario clandestino": "La poesia bisogna sentirla. Non capirla." Nei miei testi quello che ho sempre cercato di fare è inserire emozioni calde, che possano essere sentite dai lettori: ciò che si percepisce, lo si sente proprio e lo si ricorda per sempre. Il "per sempre" è un qualcosa di eterno, proprio come le poesie.
Com'è stata la cerimonia di premiazione?
E' stata una cerimonia viva ed emozionante. L'associazione "Africa solidarietà Onlus" attraverso questo Premio Internazionale ha messo a confronto poeti e culture diverse.
Una domanda personale: chi sei quando non scrivi poesie? Sappiamo che sei laureata in Scienze Statistiche: una laurea scientifica, tutt'altro che letteraria.
L'ambito statistico-matematico mi ha da sempre interessato e coinvolto, mentre la poesia, come il titolo di un mio testo, è "il mio universo parallelo".
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